Descrizione
Pagine: 210 br.
Collana:
Anno: 2024
Disegni a matita e a china, litografie, acqueforti, acquerelli e dipinti a olio di grandi artisti, soprattutto del primo Novecento: Picasso, Renoir, Monet, Cézanne, Signac, Klee, Matisse, Kirchner, Liebermann, Marc, Beckmann, Munch, Chagall, Nolde, Dix, Grosz, Kokoschka, solo per fare qualche nome. Per Cornelius Gurlitt, un personaggio minore che vive ai margini della società, la collezione di famiglia è amore e angoscia, gioia e ricordo. È anche la storia della sua famiglia, della vita precaria di grandi artisti in fuga dall’orrore nazista, dell’ambiguità del padre Hildebrand - grazie al quale si salvarono molti pittori che il Reich aveva catalogato come degenerati - e di un segreto custodito troppo a lungo. Arrivato alla fine della vita, Cornelius si rende conto che alla sua collezione manca soltanto una cosa: un erede. Questa storia ha avuto una certa eco sui giornali quando si è scoperta una collezione di 1500 quadri dei più grandi pittori del Novecento nascosta nella casa di questo sconosciuto vissuto nell’ombra. Tocca anche il tema dell’«arte degenarata», che è stato rievocato da molte grandi mostre organizzate negli ultimi anni in tutto il mondo. Qui Cicala, come nelle opere precedenti, immagina il vissuto di questo paradosso seguendo le tracce della vera storia dei protagonisti, lasciando che l’immaginazione colmi i pezzi mancanti del disegno.
Maria Caterina Cicala vive a Napoli, ha insegnato Storia e Filosofia nei licei, nel 2000 hapubblicato con Sellerio Per gioco e per Acquario Il teatro dei pappagalli (2021), che ha avuto un buon riscontro di critica e pubblico.